Guido Guidi si staglia come una delle voci più profonde e pertinenti della fotografia contemporanea: non soltanto documenta, ma ramifica; non semplicemente registra, ma interroga. La sua opera — che attraversa oltre sette decenni — è un esperimento continuo sul tempo, sulla memoria e sulla percezione, temi che non appaiono come decorazione concettuale, ma come strutture fondamentali del suo sguardo. In Guidi, la fotografia diventa un linguaggio meditativo, una pratica ed ese