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Joseph Wright of Derby alla National Gallery. Luminanze e Penombre dell’Illuminismo

  • teodorare
  • 8 nov
  • Tempo di lettura: 3 min
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La mostra “Wright of Derby: From the Shadows”, allestita nella Sunley Room della National Gallery a Londra dal 7 novembre 2025 al 9 maggio 2026, offre al visitatore l’opportunità di immergersi nell’immaginario luminoso e inquieto di Joseph Wright of Derby, uno dei pittori più radicali e complessi del Settecento inglese. L’esposizione restituisce all’artista tutta la profondità filosofica del suo lavoro, mettendo in risalto non solo la sua maestria tecnica, ma soprattutto la straordinaria capacità di affrontare le tensioni morali e scientifiche del suo tempo attraverso un uso consapevole e potente della luce. Davanti ai suoi celebri dipinti a lume di candela, si comprende immediatamente che la luce non ha mai per Wright un ruolo decorativo. La fiamma che illumina una scena diventa il punto di origine di un interrogativo morale, un nucleo da cui si irradiano sguardi, emozioni, esitazioni. È una luce che non rassicura e non consola, ma che spinge a interrogarsi sulla natura stessa della conoscenza e sulla fragilità dell’esperienza umana.

Opere come An Experiment on a Bird in the Air Pump o A Philosopher Giving that Lecture on the Orrery emergono nella mostra come veri e propri drammi della modernità, in cui la scienza si presenta nella sua dimensione più teatrale e insieme più inquietante. Le figure raccolte attorno agli strumenti scientifici non sono soltanto spettatori di un esperimento, ma partecipano a un rito in cui la meraviglia e il turbamento si intrecciano, rivelando la duplice natura del progresso umano. Wright concentra l’illuminazione sui volti per rendere evidente questa tensione, trasformando ogni sorriso, ogni gesto e ogni ombra in un frammento di pensiero.

La penombra che domina molte opere non è un semplice contorno visivo. Nella Sunley Room si percepisce come l’oscurità diventi per Wright un vero spazio concettuale, un luogo in cui prendono forma il dubbio, la paura, la curiosità e la meditazione. L’influenza del tenebrismo caravaggesco è evidente, ma Wright lo rielabora per costruire un linguaggio personale che unisce pathos, rigore scientifico e un senso intimo di sospensione.

La presenza nel percorso espositivo di mezzotinti e di oggetti dell’epoca, come un orrery o una pompa ad aria, permette di collocare il lavoro dell’artista nel clima vivace e talvolta contraddittorio dell’Illuminismo britannico, un periodo in cui il desiderio di indagare la natura conviveva con profondi interrogativi etici. Wright sembra cogliere proprio questo momento di transizione, rappresentando un mondo che è insieme animato dall’entusiasmo della scoperta e turbato dalle responsabilità che essa comporta.

La mostra non si limita dunque a presentare una serie di capolavori, ma costruisce un’esperienza immersiva che accompagna il visitatore in uno spazio mentale fatto di ombre e rivelazioni. Camminare tra le opere di Wright significa partecipare a una riflessione sulla visione e sulla coscienza, un viaggio che appare sorprendentemente contemporaneo nella sua capacità di interrogare i rapporti tra sapere, emozione e moralità.

In From the Shadows, Joseph Wright of Derby emerge come un artista capace di coniugare la precisione scientifica con il dramma interiore, offrendo immagini in cui la luce illumina non solo i corpi, ma anche l’instabilità delle idee che li muovono. Le sue tele ricordano che ogni gesto di illuminazione nasce da uno sforzo fragile e necessario, un tentativo di orientarsi nella complessità del mondo senza pretendere di dissiparne del tutto l’oscurità. In questa tensione sottile tra il chiarore e la penombra si manifesta l’eredità più duratura della sua arte.


Ilektra Zanella

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